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  • INDAGINE CONGIUNTURALE

    3° trimestre 2009

    L'indagine congiunturale regionale - 3° TRIMESTRE 2009 -

    Commento di sintesi

    I valori degli indicatori che caratterizzano lo stato di salute dell’industria regionale alla fine del terzo trimestre 2009 confermano che la fase recessiva che ha investito da più di un anno il settore produttivo non è ancora terminata. Il quadro complessivo dei dati rilevati alla fine di settembre appare comunque in leggero miglioramento rispetto a quello del primo semestre.
    Alcuni dei principali parametri esaminati presentano, infatti, nelle variazioni congiunturali (rispetto, cioè, ai valori del trimestre precedente), dei significativi miglioramenti raggiungendo valori positivi, mentre le variazioni negative di altri parametri possono trovare oggettiva giustificazione nel naturale rallentamento dell’attività produttiva durante i mesi estivi. Inoltre, nelle variazioni tendenziali (che rappresentano il paragone con lo stesso trimestre dell’anno scorso) tutti gli indicatori, pur mantenendo il segno negativo, risultano in crescita.
    Si può quindi concludere che il lungo trend decrescente del settore industriale sembra aver iniziato, dopo il picco negativo del primo trimestre, una timida ed ancora incerta inversione di tendenza.
    Esaminando il dettaglio dei principali indicatori congiunturali (che evidenziano le variazioni rispetto al trimestre precedente) si riscontra che, nel terzo trimestre 2009, soltanto la produzione ha un andamento calante scendendo di poco sotto lo zero (-0,8%); le vendite totali, invece, tornano ad essere positive, segnando un +5,1%, grazie ai valori positivi sia delle vendite Italia (+0,3%), che delle vendite estero (+9,6%).
    Anche l’occupazione presenta un leggero aumento, ma rimane negativa, passando dal precedente
    -2,1% al -0,3%.
    Per quanto riguarda i principali indicatori tendenziali (che confrontano il trimestre in esame con lo stesso trimestre dell’anno precedente), si evidenzia che:
    la produzione rimane negativa (-18,1%), pur guadagnando qualche punto percentuale rispetto al valore riscontrato nella precedente indagine ; analogo andamento presentano le vendite che salgono mediamente di dieci punti percentuali, rimanendo però largamente al di sotto dello zero; in particolare le vendite totali segnano -16,9%, le vendite Italia -20,4% e le vendite estero -13,6%.
    A riguardo degli altri indicatori esaminati si può rilevare che risultano in linea con il quadro riflessivo sopra evidenziato. In particolare i nuovi ordini, che risultano negativi ed in calo nel congiunturale (-5,5%) e negativi, ma in leggera crescita nel tendenziale (-18,8%) e l’utilizzazione degli impianti che risulta bassa (70,8%), ma giustificata dal naturale rallentamento produttivo dei mesi estivi.
    Nulla da aggiungere per quanto riguarda i settori più rappresentativi dell’industria regionale, la “Meccanica” ed il “Legno, mobili in legno”, il cui andamento risulta molto simile a quello generale già commentato dell’intero comparto produttivo.

    Le previsioni degli operatori industriali per il prossimo trimestre appaiono orientate ad un recupero di fiducia nella possibilità di un miglioramento della situazione generale. Infatti, sia per la produzione che per le vendite la percentuale di risposte che prevedono un aumento supera di molto quella della previsione di diminuzione.
    Per l’occupazione, invece, la previsione di diminuzione (9,8%) è quasi doppia rispetto a quella di aumento (5,6%). L’aspettativa occupazionale permane, quindi, critica, ma risulta comunque migliorata rispetto alla rilevazione di tre mesi fa, quando la previsione di aumento era praticamente nulla e quella di diminuzione si avvicinava al 30%.
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