Nel secondo trimestre 2008, i principali parametri che caratterizzano lo stato di salute dell’industria regionale, presi in esame dall’indagine, indicano un significativo rallentamento del trend decrescente che affligge il comparto da qualche trimestre a questa parte.
Negli indicatori esaminati, infatti, sia nei valori congiunturali (che mostrano le variazioni rispetto al trimestre precedente), sia nei valori tendenziali (che rappresentano le variazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) prevalgono, anche se con valori assoluti non elevati, i segni positivi.
L’industria regionale, quindi, dimostra, nel secondo trimestre, dopo un inizio d’anno piuttosto critico, di saper reagire forse meglio che in altre parti del Paese, in un contesto macroeconomico fortemente negativo e penalizzante per l’attività delle imprese.
Entrando nel dettaglio dei valori dei principali indicatori tendenziali (che confrontano il trimestre in esame con lo stesso trimestre del 2007) si evidenzia che nel secondo trimestre 2008: la produzione, da leggermente negativa, ritorna positiva passando dal precedente - 0,2 a +1,7%; le vendite totali pure risalgono a + 3,3 %, risultando positive sia le vendite Italia (+ 1,6 %), che le vendite estero (+ 4,4 %).
Anche per quanto riguarda il profilo congiunturale (rispetto cioè al trimestre precedente) i valori dei principali indicatori risultano positivi, e precisamente: la produzione segna + 2,7 %, le vendite totali +3,8 %, in virtù del + 5,9 % delle vendite Italia e del + 2,4 % delle vendite all’estero.
L’occupazione rimane anch’essa positiva, ma scende da + 1,1 % a + 0,2 %.
Per quanto riguarda l’andamento degli ulteriori indicatori è da rilevare un calo dei nuovi ordini (da 9,3 a 8,3% nel tendenziale e da 3,9 a 2,6% nel congiunturale).
Relativamente ai settori più rappresentati e più rappresentativi della realtà produttiva regionale, risulta che l’andamento della “Meccanica” è in linea con quello generale sopra descritto, mentre quello del “Legno” presenta segni di sofferenza nel confronto con l’anno scorso, in particolare per quanto riguarda la provincia di Udine.
Le previsioni degli imprenditori dell’industria sul terzo trimestre risultano meno positive: continua a prevalere l’indicazione di stabilità, in tutti gli indicatori, ma cala sensibilmente la previsione di “aumento” e cresce invece quella di “diminuzione” rispetto ai dati dell’indagine precedente.