Con il sostegno della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e dell’ente di formazione del sistema confederale regionale Formindustria, la Confindustria di livello regionale effettua l’indagine sulla base dei dati consuntivi del trimestre in esame e previsionali sul trimestre successivo, che le proprie Associazioni federate di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine raccolgono da un ampio campione delle imprese associate nelle rispettive province.
Il Presidente della Confindustria regionale, ing. Alessandro Calligaris, accompagna con alcune riflessioni i risultati dell’indagine :
“Il quadro complessivo che i risultati della nostra indagine disegnano alla fine dell’anno appena trascorso, purtroppo, non è confortante, anche se si riscontrano alcuni segnali, ancora deboli, che possono far sperare di aver toccato il fondo della crisi, e, quindi , che possa iniziare un trend di risalita. La situazione di oggi, dunque, vede ancora le imprese in forte difficoltà, e, se si vuole dare forza e consolidare quei timidi segnali di miglioramento che abbiamo intravisto occorre intervenire avviando concretamente interventi urgenti ed efficaci. Perché si possa superare strutturalmente l’emergenza economica e sociale che penalizza in particolare il nostro Paese, però, gli interventi non devono aggredire soltanto l’immediato, ma devono essere collocati in un progetto articolato e coerente di riforme da avviare subito, ma ragionevolmente da portare a regime nel medio termine. I problemi non si possono risolvere con la bacchetta magica, che nessuno può pensare di avere, ma con determinazione, con politiche coraggiose, con senso di responsabilità rispetto alla reale situazione di partenza ed agli obiettivi concreti e realistici che si vogliono raggiungere.
Questa è la logica entro la quale si dovrà muovere chi governerà nella nuova prossima legislatura. Logica che dovrà mirare a due obiettivi assolutamente prioritari che sono Crescita ed Occupazione. Confindustria, coerentemente con queste priorità, ha recentemente proposto a chi si candida alla guida del Paese un progetto di rilancio economico e sociale che auspico sia tenuto in debito conto, per la sua pragmaticità e visione prospettica, da chi vincerà le elezioni. Le proposte di Confindustria, che mi sento di condividere in pieno e di riproporre con forza anche a chi gestisce e a chi gestirà dalla primavera prossima la politica regionale, almeno con riferimento alle speciali competenze che possiede, è molto articolata ed anche ben quantificata nei risultati economici e sociali che si vogliono e si possono raggiungere, ma qui posso solo riassumere alcuni degli ingredienti della ricetta per ottenere sviluppo e lavoro, che sono: stabilità dei conti pubblici, apertura alla concorrenza, diffusione della conoscenza, promozione e sostegno alla ricerca, all’innovazione, all’internazionalizzazione delle imprese, all’attrattività degli investimenti esteri.
Se un progetto così articolato – conclude il Presidente Calligaris - si saprà portare avanti con responsabilità e condivisione, le imprese avranno certamente una forte reazione in termini di investimenti, di occupazione e di esportazioni, che sono il punto di forza della nostra economia regionale, tutti fattori che generano reddito e, quindi, consumi e, quindi, in una parola, sviluppo”.