Il Dott. Giuseppe Bono, Presidente della Confindustria Friuli Venezia Giulia, commenta i risultati dell’indagine congiunturale relativa al quarto trimestre 2016, effettuata su un significativo campione di imprese manifatturiere associate con la collaborazione della Cassa di Risparmio FVG.
I risultati dello studio che abbiamo fatto sui dati raccolti dalle nostre imprese associate a fine dicembre 2016, non sono molto incoraggianti. Ci dicono, in buona sostanza, che il lento e contrastato processo di crescita in atto da quasi due anni sta pericolosamente rallentando.
Se, su base annua, il 2016 si chiude meglio del 2015, bisogna anche tener conto che il trend degli ultimi trimestri è in flessione e che, quindi, se non si inverte rapidamente questa tendenza possiamo ricadere in un ulteriore periodo di crisi senza aver neanche lontanamente superato quelle precedenti.
Non bisogna però lasciarci andare al pessimismo e qualche motivo per guardare il futuro in positivo lo possiamo trovare. Infatti, l’ISTAT, nelle sue più recenti note mensili, ci dice che a livello nazionale il settore manifatturiero è in crescita, che migliora il potere d’acquisto delle famiglie e l’incremento degli investimenti.
Auspico, ma ne sono certo – prosegue Bono - che riscontreremo questi miglioramenti, anche a livello regionale, nella nostra prossima indagine, che faremo, a fine marzo, sul trimestre in corso. Dunque, le cose non stanno andando molto bene, ma c’è spazio, capacità, volontà e opportunità da cogliere per riprendere a crescere.
Al Governo chiediamo, di procedere con coraggio e decisione nell’attuazione degli strumenti a sostegno dei comparti produttivi, dando priorità al rilancio degli investimenti nel manifatturiero con ricadute positive sull’occupazione e sull’intera economia. Il “Sistema Italia” può ancora ben funzionare e c’è ancora fiducia nella qualità e competitività dell’industria italiana a livello mondiale ed il Friuli Venezia Giulia in molti settori ne è un brillante esempio.
Trieste, 22 febbraio 2017