Commento di sintesi
I valori degli indicatori dell’andamento del settore industriale regionale, registrati dall’indagine trimestrale della Confindustria Friuli Venezia Giulia alla fine del 2009 su un significativo campione di imprese, confermano la continuità della debole ripresa riscontrata a fine settembre, dopo il picco fortemente negativo raggiunto al termine del primo semestre.
Le variazioni congiunturali (variazioni, cioè, rispetto ai valori del trimestre precedente) dei principali parametri esaminati indicano, infatti, dei miglioramenti significativi che superano le possibili e logiche aspettative di ripresa dovute al riavvio delle attività dopo la pausa estiva. Fa eccezione il valore dell’occupazione che risulta invece ancora in calo.
Anche nelle variazioni tendenziali (che paragonano il trimestre in esame con lo stesso trimestre dell’anno scorso) gli indicatori risultano migliorati rispetto all’indagine precedente, ma con valori ancora negativi.
Si può quindi concludere che nella seconda metà dell’anno 2009 il settore industriale sta, con qualche incertezza, riprendendosi da una lunga fase di recessione, senza, però, aver ancora raggiunto il livello minimo al di sopra del quale si potrà parlare di performance positive e, di conseguenza, riscontrare anche la ripresa dell’occupazione.
Esaminando più in dettaglio i principali indicatori congiunturali (che evidenziano le variazioni rispetto al trimestre precedente) si riscontra che, nel quarto trimestre 2009: la Produzione ridiventa positiva passando dal precedente -0,8% a +5,8%; le Vendite Totali salgono da +5,1 a +18,6 %, grazie soprattutto alla buona performance delle Vendite Italia che segnano +31,9% ed alle Vendite Estero che, pur calando rispetto alla precedente rilevazione, rimangono positive a +3,5%.
Come si è sopra detto il solo indicatore importante a risultare negativo è l’ Occupazione che scende dal precedente -0,3% a -1,1% .
Per quanto riguarda il dettaglio dei principali indicatori tendenziali (che confrontano i risultati del trimestre in esame con quelli dell’anno precedente) si evidenzia che: la Produzione migliora sensibilmente rispetto al precedente valore (-18,1%), ma rimane negativa a -5,5%; analogamente in crescita, ma mantenendo valori negativi risulta l’andamento delle vendite; infatti, le Vendite Totali salgono da -16,9 a -7,1%, le Vendite Italia dal precedente -20,4% passano a -9,3% e le Vendite Estero dal -13,6% a -4,7%.
Anche dall’andamento degli altri indicatori esaminati si possono riscontrare dei segnali di ripresa; in particolare dai Nuovi Ordini, che dai precedenti valori negativi ritornano in positivo sia nel congiunturale che nel tendenziale salendo rispettivamente a +11,4% ed a +8,6%. Meno confortante per la redditività delle imprese è il dato dei Prezzi dei Prodotti Finiti che risulta in forte calo rispetto all’anno scorso (-12,7%), il che comporta una sensibile riduzione dei ricavi, solo parzialmente alleviata dalla contemporanea riduzione dei prezzi delle materie prime.
Per quanto riguarda i settori più rappresentativi dell’industria regionale, è da rilevare che mentre il “Legno, mobili in legno” ha un andamento del tutto analogo a quello generale sopra commentato, la “Meccanica” presenta un risultato migliore nelle esportazioni che risultano positive anche nel valore tendenziale.
Le previsioni degli operatori industriali verso i primi tre mesi del 2010 sono prevalentemente orientate alla prudenza. Le previsioni di stabilità, infatti, per quasi tutti gli indicatori superano di parecchio il 70%, mentre quelle di aumento prevalgono, ma di molto poco su quelle di diminuzione.
Fanno eccezione in negativo l’occupazione, dove la diminuzione (11,2%) supera di quasi quattro volte l’aumento (3,0%), ed in positivo la domanda estera, per la quale le previsioni di aumento (40,4%) sono quattro volte maggiori di quelle di diminuzione (10,5%).