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  • INDAGINE CONGIUNTURALE

    Indagine congiunturale regionale - 3° trimestre 2014

    Il Presidente della Confindustria Friuli Venezia Giulia, dott. Giuseppe Bono, accompagna con un breve commento i risultati dell’ultima indagine congiunturale che la Confindustria regionale elabora ogni tre mesi con il supporto della CASSA di RISPARMIO FVG e dell’ente di formazione confindustriale CONSORZIO FORMINDUSTRIA.

    “Anche questa indagine, di fine settembre, che effettuiamo trimestralmente su un folto campione di imprese manifatturiere nostre associate, ci fornisce un quadro molto chiaro della situazione in cui ci troviamo ad operare. I dati raccolti evidenziano che anche nel terzo trimestre 2014 le cose, per il settore produttivo, sono andate un po’ meglio che nel 2013. La lenta e timida ripresa iniziata attorno alla metà dell’anno scorso, quindi, continua, ma è ancora debole ed incerta; infatti, anche nell’ultimo trimestre, pur rimanendo su risultati positivi, segna un sensibile rallentamento rispetto alle performance del trimestre precedente. Non abbiamo, quindi, ancora registrato segnali che possano assicurare continuità di crescita o che non ci siano pericoli di ricadute. D’altra parte, i non pochi e seri punti di crisi presenti sul territorio regionale e l’occupazione che non accenna a riprendersi, ci mostrano chiaramente come il nostro comparto, ma anche tutta l’economia regionale, siano ancora lontani dal poter raggiungere i livelli pre-crisi.

    L’Italia - continua Bono - sta attraversando la crisi economica più pesante dalla fine dell’ultima Guerra Mondiale; crisi che possiamo considerare iniziata già nella seconda metà degli anni ’90 e che non si è stati capaci di contrastare perseverando in una politica di poco accorta distribuzione di risorse, con bilanci in perdita e crescente indebitamento. E’ assolutamente necessario, quindi, al più presto, avviare con politiche coraggiose e, purtroppo, spesso anche impopolari un percorso di crescita economica e di creazione di ricchezza. Solo così, con un sensibile aumento del PIL, sarà possibile destinare risorse alla riduzione del debito pubblico, che è prioritaria, e alla riduzione del troppo pesante onere fiscale che frena la voglia di investire e lo sviluppo. Il settore industriale deve essere posto in prima fila per contribuire a raggiungere questi traguardi in quanto fonte principale di innovazione e competitività e attore decisivo nella bilancia commerciale, contribuendo per l’80% alle esportazioni. Per questo è necessario avviare una nuova politica industriale che ponga le basi per un consolidamento e rafforzamento della competitività delle imprese incidendo sia sul lato dei costi interni che su quelli esterni derivanti dal sistema paese in cui operano, come ad esempio infrastrutture, burocrazia, formazione. E’ quantomai necessario porre in essere le azioni più idonee per un recupero di produttività del sistema industriale atto a ridurre sensibilmente il costo del lavoro per unità prodotta. Il Governo nazionale, ma anche quello regionale, sembra abbiano colto queste fondamentali esigenze e si stanno muovendo positivamente nella direzione giusta. Tutti devono farsi, nel loro stesso interesse, attori primari nel contribuire e agevolare la riforma del sistema Italia e favorire la crescita del Paese, anche avviando riforme dei rispettivi assetti organizzativi al fine di aumentare fortemente l’efficienza e l’efficacia d’azione delle proprie strutture. Confindustria nazionale, con la Riforma Pesenti, e la nostra Confindustria FVG – conclude il Presidente Bono - hanno avviato processi di riforma interna che vanno in queste direzioni e intendono portarli a termine in tempi brevi.”

    TRIESTE, 5 novembre 2014

    Allegati

    Commento di sintesi 3-14 (file .docx - 38Kb)
    3°14 (file .pdf - 1416Kb)

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