Il dott. Giuseppe Bono, Presidente della Confindustria regionale, presenta con un breve commento i risultati dell’ultima indagine effettuata sul quarto trimestre dell’appena trascorso 2013:
“Dai dati forniti dall’ampio campione di nostre imprese associate emerge, ancora una volta, un quadro complessivo del sistema produttivo regionale piuttosto incerto e problematico. Ci troviamo di fronte a segnali che, pur descrivendo una situazione migliore rispetto a quella di un anno prima, si presentano deboli e non sufficientemente incisivi per consentirci di affermare che la lunga crisi ha toccato il fondo e si sta risalendo, magari con lentezza, ma con sicura continuità, verso tempi migliori. Dalle nostre rilevazioni, che, voglio dirlo, hanno sempre anticipato con coerenza i risultati di altre autorevoli indagini economiche nazionali, si vede chiaramente come dal secondo trimestre del 2012 il nostro sistema produttivo ha iniziato una lenta e costante risalita. Risalita che però ha subìto, nell’ultimo trimestre del 2013, una significativa flessione. E’ questo un segnale preoccupante – afferma il Presidente Bono – che ci richiama drasticamente alla cruda realtà che senza le riforme, da anni annunciate e mai realizzate, e senza interventi decisi e coraggiosi a promozione dello sviluppo e della ripresa produttiva il nostro Paese non sarà in grado di mantenere, quando invece è necessario recuperare, la propria competitività rispetto ai partner europei e mondiali. Concludo, quindi, con l’auspicio che a livello nazionale le forze politiche si assumano con immediatezza la responsabilità di dare al nuovo Governo la possibilità di affrontare e decidere sui temi concreti e prioritari del rafforzamento delle imprese e dell’allargamento delle opportunità di lavoro e, con il richiamo, a livello regionale, alla Giunta, nell’ambito dell’ autonomia speciale della Regione e delle conseguenti speciali competenze , di proseguire con determinatezza il sostegno dei settori produttivi attraverso il piano di rilancio del manifatturiero e la destinazione a questo fine anche di risorse aggiuntive che possano essere reperite dal contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica e delle spese per investimenti senza dirette od indirette ricadute sul tessuto economico del territorio”.