L’industria regionale, quindi, conferma e rafforza i miglioramenti ottenuti rispetto alle forti criticità subite nel 2009. Un timido recupero dall’andamento ancora incerto era già stato evidenziato a partire dal terzo trimestre dell’anno scorso, ma soltanto con questa ultima indagine la quasi totalità degli indicatori assumono valori sia congiunturali che tendenziali positivamente elevati.
E’ ancora troppo presto per affermare che la lunga fase di recessione sia definitivamente superata, c’è bisogno di qualche ulteriore e stabile conferma, ma va rilevato che i risultati di fine giugno possono far ben sperare.
Esaminando più in dettaglio i principali indicatori congiunturali, si riscontra che nel secondo trimestre 2010, rispetto al primo trimestre:
La Produzione ridiventa positiva salendo dal precedente -0,5% a +6,7%; anche le vendite presentano un andamento crescente analogo segnando valori significativamente positivi, in particolare le Vendite Totali salgono dal precedente -1,8% a +14,5% , grazie ai buoni risultati sia delle Vendite Italia (+24,8% ) che delle Vendite Estero (+7,0%).
L’Occupazione negli ultimi tre mesi segna un leggero miglioramento salendo, anche se di poco, sopra lo zero (+0,4%).
Per quanto riguarda il dettaglio dei principali indicatori tendenziali si evidenzia che, rispetto al secondo trimestre 2009:
La Produzione continua a salire passando dal precedente +10,0% a +14,2%, analogamente salgono gli indicatori delle vendite; infatti, le Vendite Totali crescono dal precedente +9,6% a +18,3%, grazie alle performance positive delle Vendite Italia +17,9% e delle Vendite Estero +19,5%.
A riguardo degli altri indicatori esaminati è da rilevare che l’unico valore congiunturale in discesa, pur rimanendo positivo, è quello dei Nuovi Ordini che passa, rispetto ai tre mesi precedenti da +11,9% a +1,1%, ma segna comunque un forte recupero rispetto al 2009 (dal precedente +18,6% a +31,7%).
Per quanto riguarda i settori più rappresentativi dell’industria regionale, in particolare la “Meccanica” ed il “Legno, Mobili”, presentano entrambi andamenti analoghi a quello generale sopra descritto, salvo una leggera flessione occupazionale che ha riguardato il “Legno”.
Malgrado le buone performance ottenute nel secondo trimestre, le previsioni di breve periodo degli operatori dell’industria risultano orientate per lo più ad un molto cauto ottimismo. E’ questo il segno che non c’è ancora la convinzione di aver superato completamente il periodo di crisi. Infatti, per tutti gli indicatori esaminati prevale di molto la previsione di “stabilità”, mentre il “cauto ottimismo” si evince dal fatto che le previsioni di “aumento” risultano sempre superiori, ma non di molto, a quelle di “diminuzione”. La previsione più favorevole è quella della domanda estera , per la quale quasi il 30% degli operatori intervistati si aspetta un aumento, contro poco più del 12% che, invece ne prevede la diminuzione.